
Articolo del 09/05/2025
Nell’era digitale in cui viviamo, l’utilizzo di device come computer, tablet, smartphone sono ormai all’ordine del giorno. Un utilizzo smodato di questi sussidi può provocare patologie infiammatorie a carico dei tendini della mano e del polso.
Quali sono le tendiniti da smartphone? Esiste il modo migliore per curarle?
Approfondiamo l’argomento con il Prof Matteo Guzzini, professore associato di malattie dell’apparato locomotore, ortopedico ed esperto di chirurgia della mano e di microchirurgia ricostruttiva in Ars Medica.
Le patologie più frequenti sono:
- il morbo di De Quervain, molto frequente tra le varie cause a chi lavora molto con il mouse, come per esempio i lavoratori videoterminalisti. È un morbo causato da un’infiammazione di due tendini, che sono l’abduttore lungo e l’estensore breve del pollice. Quando questi due tendini si infiammano, al loro passaggio all’interno di un retinacolo, nel primo canale degli estensori, provocano un attrito tra i tendini e il retinacolo stesso che causa molto dolore.
- la tenosinovite stenosante dei tendini flessori è un altro tipo di patologia a carico di overuse. È dovuto all’utilizzo smodato di smartphone ad esempio,e può sfociare in quello che più comunemente conosciamo come dito a scatto. È una patologia infiammatoria a carico dei tendini flessori delle dita della mano e dita lunga, anche del pollice. Nasce dall’attrito tra i tendini flessori e la prima puleggia, la puleggia A1, che è la prima puleggia, un canale che accoglie questi tendini facendoli scorrere adesi alle ossa.
In cosa consiste il dito a scatto?
Questa infiammazione, questo attrito, determina un dolore forte che può sfociare nel dito a scatto. Il dito a scatto quindi è causato da uno scatto in flessione e in estensione. Questi tendini che rigonfi, formano una sorta di nodulo che non riesce a passare all’interno del canale e quindi scatta a flettere e scatta ad estendere il dito.
Tendiniti da Smartphone: qual è il trattamento di queste patologie?
Queste patologie sono molto dolenti, molto dolorose. Necessitano negli stadi iniziali di terapia antinfiammatoria, immobilizzazione o una fisioterapia adeguata.
Negli stadi avanzati il trattamento è chirurgico, con degli interventi veramente poco invasivi di tipo ambulatoriale. L’intervento consiste nel liberare i tendini coinvolti nel processo infiammatorio. In questo modo si restituisce l’abilità nella flesso estensione completa delle dita della mano al paziente, risolvendo quindi il dolore.
Come si diagnosticano queste patologie del polso e della mano?
La diagnosi di queste patologie a carattere infiammatorio è generalmente clinica, ma non tutti i quadri clinici sono riconducibili a queste patologie. Pertanto molto spesso dobbiamo avvalerci necessariamente di indagini strumentali, che nella stragrande maggioranza dei casi consistono in una ecografia ad alta risoluzione. In alcuni casi può, invece essere necessaria una risonanza magnetica d’alto campo.
Queste due indagini strumentali di primo e secondo livello, di ultima generazione sono disponibili qui in clinica. Riescono a fornirci un completamento diagnostico per essere precisi nella diagnosi effettiva. Oggi in Ars Medica con l’utilizzo di macchinari veramente ad alta risoluzione possiamo identificare esattamente la causa per risolvere il problema.